La parola biodiversità indica la varietà e variabilità degli organismi viventi presenti sulla Terra. Include la diversità genetica all’interno di una specie, la diversità delle specie stesse e quella degli ecosistemi in cui vivono. È un concetto centrale in ecologia, biologia della conservazione e sviluppo sostenibile.
Biodiversità è un termine relativamente recente, nato come contrazione di “biological diversity” in inglese. La parola fu coniata e resa popolare negli anni ’80, in particolare in occasione del convegno “National Forum on BioDiversity” (Washington, 1986), e successivamente adottata anche nelle lingue neolatine.
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Bio-: dal greco βίος (bíos) = vita
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Diversità: dal latino diversĭtas, da diversus, participio passato di divertere = volgersi in direzioni diverse, differenziarsi
Quindi, biodiversità significa letteralmente: varietà della vita.
Le tre principali dimensioni della biodiversità
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Diversità genetica – Differenze genetiche tra individui della stessa specie.
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Diversità di specie – Varietà di specie presenti in un determinato ambiente.
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Diversità ecosistemica – Diversità degli habitat, delle comunità ecologiche e delle interazioni ecologiche.
La biodiversità è fondamentale per l’equilibrio ecologico e per il benessere umano. Fornisce:
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Servizi ecosistemici (aria, acqua, impollinazione, cibo)
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Resilienza ai cambiamenti climatici e ambientali
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Fonte di ricerca biomedica, farmaceutica e alimentare
Purtroppo, la biodiversità fronteggia una serie di minacce, come la deforestazione, l’inquinamento, i cambiamenti climatici e la diffusione di specie invasive.
La Giornata Internazionale della Biodiversità, che si celebra il 22 maggio di ogni anno, enfatizza l’importanza di tutelare e proteggere il patrimonio di specie viventi che popolano il nostro pianeta, fondamentale per gli ecosistemi, ma anche per il benessere dell’umanità.