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Capodimonte ottiene il labeling ICOS

Durante la celebrazione ICOS10, che segna la prima decade dello stato ERIC per l’Infrastruttura di ricerca, la stazione italiana di Capodimonte è stata ufficialmente riconosciuta come stazione operativa della rete europea ICOS.

Photo credits: Teresa Bertolini

Il labeling è stato approvato durante la General Assembly, che si è svolta a Helsinki il 26 novembre, durante la settimana in cui si festeggiano i primi dieci anni di ICOS come ERIC. Capodimonte è stata l’unica stazione italiana a ricevere il labeling durante i lavori di quest’anno.

Il riconoscimento accerta che il sito, situato nel Real Bosco di Capodimonte risponde ai criteri di qualità, strumentazione e procedure definite da ICOS: i dati prodotti dalla strumentazione entrano quindi nel database internazionale di ICOS, il Carbon Portal, e possono essere utilizzati da scienziati, decisori, amministrazioni e cittadini, con trasparenza e rigore.

Per la città di Napoli e in particolare per il Real Bosco di Capodimonte, il labeling ICOS valorizza l’area come un vero laboratorio urbano. Non solo museo e polmone verde, ma anche sito di ricerca ambientale.

Il labeling ICOS assegnato alla stazione di monitoraggio del Real Bosco di Capodimonte – afferma Terenzio Zenone, ricercatore del CNR IRET e data manager del sito – segna una tappa importante: la trasformazione di un’area verde storica e culturale in un nodo scientifico di livello europeo. Grazie a misurazioni continue e standardizzate dei gas serra e del bilancio di carbonio, Capodimonte si pone come modello di come patrimonio naturale, urbano e culturale possa integrarsi con scienza e politiche ambientali”.

Il processo per ottenere il labeling è stato lungo e complesso – aggiunge Teresa Bertolini, co-PI della stazione e ricercatrice CNR IRET – ma ha permesso di migliorare la stazione di monitoraggio ambientale rendendola conforme agli standard ICOS, siamo orgogliosi di questo riconoscimento. In un momento in cui la crisi climatica richiede dati affidabili e decisioni consapevoli, la nuova veste della stazione rappresenta un segnale concreto e importante delle attività di ricerca che la sez. IRET di Napoli porta avanti grazie anche alla lungimiranza e sensibilità alla salvaguardia ambientale dei tecnici e del direttore del Real Bosco di Capodimonte”.

Photo Credits: Terenzio Zenone
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